Il passaggio all’elettrico: gli straordinari risultati dei camion elettrici del progetto “Central Interceptor” a 6 mesi dall’inizio dell'operatività

L’elettrificazione è uno dei perni nell’ambito della strategia ESG di Ghella, in particolare nei paesi in cui la disponibilità di energie rinnovabili nella rete è elevata, rendendo particolarmente efficace, in termini di riduzione delle emissioni di carbonio, il passaggio da tecnologie e servizi che sfruttano combustibili fossili a quelli che funzionano con l’elettricità.

Ad Auckland, in Nuova Zelanda, il progetto “Central Interceptor” di Watercare ha compiuto un significativo passo avanti verso il potenziamento della sostenibilità nell’industria delle costruzioni. Con una mossa innovativa, il progetto di controllo delle acque reflue ha introdotto tre camion ribaltabili elettrici su strada, stabilendo un nuovo standard nelle prassi di costruzione ecologica in Nuova Zelanda.

camion elettrici, caratterizzati da un’immagine accattivante, sviluppata insieme ai Māori (gli indigeni della Nuova Zelanda), includono grafiche di conchiglie e di una razza, dopo la scoperta durante le prime fasi di scavo del sito, di un dente e altri manufatti risalenti a tre o quattro milioni di anni fa. Gli e-camion sono stati protagonisti nel trasporto di materiale scavato dai tunnel e dai pozzi all’isola di Puketutu e continueranno a svolgere la stessa funzione durante tutta la durata del progetto.

Ogni camion elettrico può trasportare fino a 13 tonnellate di materiale e percorrere la notevole distanza di 200 km con una sola carica. Eliminando la necessità di alimentarsi a diesel, si limitano in modo significativo le emissioni di CO2 del 79 %, apportando un’importante riduzione dell’impatto ambientale.

La batteria del veicolo impiega solo 90 minuti per ricaricarsi e può essere rapidamente sostituita in circa 10 minuti, garantendo un tempo di inattività minimo durante le operazioni.

Da notare che i camion elettrici offrono una prestazione particolarmente silenziosa, che li rende vicini attenti alle comunità che vivono nei pressi dei 16 siti di costruzione.

Il gruppo di camion elettrici è operativo da quasi un anno, con risultati impressionanti: collettivamente, i tre camion elettrici hanno trasportato quasi 27.000 tonnellate di materiale di scavo, hanno percorso quasi 70.000 km, con un record mensile di 13.000 km, hanno permesso un risparmio di 50.000 litri di diesel per ogni 100.000 km percorsi, soddisfacendo e superando l’efficienza operativa prevista, rispecchiando le loro migliori prestazioni.

E’ notevole come il risparmio di 83 tonnellate di emissioni di carbonio abbia superato le aspettative di quasi il 40%: questo equivale a quasi il 28% delle previsioni complessive dell'iniziativa.

I camion elettrici rappresentano un passo significativo verso la riduzione della diffusione di carbonio nelle costruzioni. Tra i benefici si annoverano il calo delle particelle nell’atmosfera, minori necessità di manutenzione dei motori elettrici e una migliore qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro sotterraneo, grazie alla diminuzione di emissioni dai motori a combustione nei tunnel.